TopGlossario tecnicoE.I.R.P. (Effective Isotropic Radiated Power) - potenza isotropica irradiata equivalente

E.I.R.P. (Effective Isotropic Radiated Power) - potenza isotropica irradiata equivalente

Per il termine E.I.R.P. (Effective Isotropic Radiated Power), ossia potenza isotropica irradiata equivalente si intende per definizione la “potenza che dovrebbe essere irradiata da un'antenna isotropica ipotetica per ottenere lo stesso livello di segnale nella direzione di radiazione massima di un'antenna”.

 

Secondo la normativa vigente in Polonia e l'Unione europea il regolamento corrispondente definisce la potenza massima con cui è consentita la trasmissione in una gamma di frequenza Wi-Fi (il superamento di questa potenza è considerato un'infrazione alla legge):

 

  • 2400,0 – 2483,5 MHz (banda a 2,4 GHz) - la potenza non può superare i 100 mW E.I.R.P. (20 dBm),
  • 5150 – 5350 MHz (banda a 5 GHz) - la potenza non può superare i 200 mW E.I.R.P. (23 dBm) - è consentito di usare i dispositivi esclusivamente in ambienti chiusi,
  • 5725 – 5875 MHz (banda a 5 GHz) - la potenza non può superare i 1000 mW E.I.R.P. (30 dBm).

     

  • Al fine di non superare i valori limite di E.I.R.P. è necessario considerare:

     

  • potenza di uscita del trasmettitore (ad esempio, di una scheda di rete, punto di accesso),
  • tipo di cavo, la sua lunghezza e attenuazione alla frequenza di lavoro e attenuazione dei connettori,
  • guadagno in potenza dell'antenna. 

  • Ricordiamo che i produttori dei punti di accesso (Access Points) spesso indicano la potenza del trasmettitore in E.I.R.P. Ciò significa che il dispositivo è conforme alle normative solo ed esclusivamente con antenna fornita in dotazione o antenna integrata. Se si decide di costruire l'applicazione Wi-Fi individuale, è necessario fare calcoli semplici e verificare se ci si trova all'interno della gamma di potenza consentita dalla legge.

     

    Per l'applicazione costituita da un trasmettitore (ad esempio, router wireless), cavo e antenna, E.I.R.P. è calcolato utilizzando la seguente formula:

     

    E.I.R.P. = P – l x Tk + Gi

     

    P – potenza del trasmettitore espressa in dBm
    l – lunghezza del cavo in metri
    Tk – attenuazione di 1 metro di cavo alla frequenza di lavoro del trasmettitore
    Gi - guadagno in potenza di un'antenna isotropica espresso in decibel

     

    In termini semplici:

     

    E.I.R.P. = potenza del trasmettitore (dBm) + guadagno di antenna (dBi) – attenuazione del cavo (dB) – attenuazione dei connettori (dB)

     

    Per semplificare i calcoli assumiamo l'attenuazione di un connettore = 0,5 dB

     

    Esempio. Si costruisce una rete Wi-Fi nella banda a 2,4 GHz e si ha a disposizione:

     

  • punto di accesso con una potenza di 16 dBm,
  • antenna omnidirezionale con un guadagno di 8 dBi,
  • 8 metri di cavo TRI-LAN-240 (l'attenuazione a 2,4 GHz è di 0,4 dB / metro), ossia 8 x 0,4 dB = 3,2 dB,
  • due connettori – cioè attenuazione + 2 x 0,5 dB = 1 dB.

     

  • Calcoliamo:

     

    E.I.R.P. = 16 dBm + 8 dBi – 3,2 dB – 1 dB = 19,8 dBm (vale a dire, ci si trova all'interno della gamma consentita dalla legge - la potenza è inferiore a 20 dBm).

     

    Se, ad esempio, usiamo in questo caso un'antenna con guadagno di 13 dBi:

     

    E.I.R.P. = 16 dBm + 13 dBi – 3,2 dB – 1 dB = 24,8 dBm (vale a dire, 4,8 dBm troppo!)

     

    Si deve tenere presente che non tutti i punti di accesso sono in grado di ridurre la potenza di uscita. È necessario capire che è molto meglio usare un'antenna con alto guadagno e un trasmettitore con meno potenza rispetto a un'antenna con basso guadagno e un trasmettitore con più potenza. È perché i dispositivi funzionano non solo nella modalità di trasmissione, ma anche nella modalità di ricezione e quindi la sensibilità del ricevitore è altrettanto importante.